Situazione Ucraina/Russia dal 24.02.2022 ad oggi 26.03.2025: Fonte ANSA

Pubblicato da Presidente AssoMilitari il

Il 24 febbraio 2022, il presidente russo Vladimir Putin ha ordinato l’invasione dell’Ucraina, giustificandola come un’operazione speciale per “denazificare” e “smilitarizzare” il paese. Questo atto ha sconvolto gli equilibri geopolitici europei e mondiali.

2022: L’anno dell’invasione e delle prime reazioni

Nei primi giorni dell’invasione, le forze russe hanno avanzato rapidamente nel sud-est dell’Ucraina, conquistando Kherson il 2 marzo. Tuttavia, l’avanzata verso Kiev è stata fermata e respinta dalle forze ucraine. A marzo, l’ONU ha condannato l’invasione, mentre Stati Uniti e Unione Europea hanno imposto sanzioni economiche senza precedenti contro Mosca. 

Il 3 aprile, a Bucha, sono emerse prove di gravi crimini di guerra, tra cui stupri, torture ed esecuzioni sommarie, che hanno portato la Corte Penale Internazionale a emettere un mandato di arresto nei confronti di Putin. Il 14 aprile, l’incrociatore russo Moskva è stato affondato da un missile ucraino, infliggendo un duro colpo alla Marina russa. Il 20 maggio, dopo un assedio devastante, le forze russe hanno conquistato Mariupol, stabilendo un collegamento terrestre con la Crimea. Il 22 giugno, l’Ucraina ha ottenuto lo status di candidata all’ingresso nell’Unione Europea. 

A fine agosto, l’Ucraina ha lanciato una controffensiva nel Donbass, riconquistando Kherson e altre città entro ottobre. Tuttavia, il 23 settembre, la Russia ha annunciato l’annessione di quattro regioni ucraine (Donetsk, Luhansk, Zaporizhzhia e Kherson) attraverso referendum non riconosciuti dalla comunità internazionale. 

2023: Un conflitto prolungato e nuove alleanze

Il 20 febbraio 2023, il presidente americano Joe Biden ha effettuato una visita storica a Kiev, rinnovando il sostegno all’Ucraina e annunciando nuove sanzioni contro la Russia. Il 23 giugno, Yevgeny Prigozhin, leader del gruppo paramilitare russo Wagner, ha tentato una marcia su Mosca in segno di ammutinamento, creando una crisi interna che si è conclusa con la sua morte in un misterioso incidente aereo ad agosto. 

2024: Escalation e coinvolgimento internazionale

Il 24 aprile 2024, gli Stati Uniti hanno aumentato il supporto militare all’Ucraina, fornendo missili a lungo raggio e approvando un pacchetto di aiuti da 60 miliardi di dollari. Il 12 agosto, l’Ucraina ha effettuato un attacco a sorpresa nella regione russa di Kursk. Ad ottobre, circa 10.000 soldati nordcoreani sono stati dispiegati nel Donbass, frutto di un accordo tra Putin e il leader nordcoreano Kim Jong Un.

2025: Tentativi di negoziato e prospettive future

Il 12 febbraio 2025, il neopresidente americano Donald Trump ha avuto una “telefonata molto produttiva” con Putin per avviare negoziati di pace. Il 14 febbraio, alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si è detto disponibile al dispiegamento di truppe di peacekeeping. Il 17 febbraio, si sono tenuti i primi colloqui tra Stati Uniti e Russia a Riad, mentre i leader europei si sono riuniti a Parigi per un vertice d’emergenza. Tuttavia, il 28 febbraio, uno scontro televisivo tra Trump e Zelensky nello Studio Ovale ha lasciato sgomenti gli alleati occidentali. All’inizio di marzo, l’Unione Europea ha annunciato il piano ReArm da oltre 800 miliardi di euro per rafforzare le capacità difensive, sottolineando l’importanza di fornire garanzie di sicurezza all’Ucraina. L’11 marzo, ai colloqui di Gedda, Zelensky ha appoggiato la proposta statunitense di una tregua di 30 giorni, con Trump che ha annunciato imminenti discussioni con Putin. Il 18 marzo, una storica telefonata tra Trump e Putin ha portato all’accordo su una sospensione di 30 giorni degli attacchi russi contro obiettivi energetici ucraini, a condizione che cessasse l’invio di armi e dati di intelligence a Kiev. 

A oltre tre anni dall’inizio del conflitto, la situazione rimane complessa e in continua evoluzione, con milioni di sfollati, decine di migliaia di morti e feriti, e un’economia ucraina devastata. Gli sforzi diplomatici proseguono nella speranza di raggiungere una pace duratura, ma le sfide restano immense per l’Ucraina e per la stabilità dell’intera regione europea.


0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *