REGGIMENTO LAGUNARI “SERENISSIMA” – I FANTI DA MAR DELL’ESERCITO ITALIANO
REGGIMENTO LAGUNARI “SERENISSIMA”
I FANTI DA MAR DELL’ESERCITO ITALIANO
Il Reggimento Lagunari “Serenissima”, con sede a Venezia, è l’unica unità di fanteria leggera dell’Esercito Italiano con capacità anfibie.
“Come lo scoglio infrango, come l’onda travolgo” è il motto del Reggimento che esprime alla perfezione la duplicità dell’ambiente operativo in cui è chiamato ad operare.
Storicamente è la più giovane specialità dell’Arma di Fanteria, tuttavia i “Lagunari” rappresentano oggi i moderni custodi delle gloriose memorie dei “Fanti da Mar” della “Serenissima” Repubblica di Venezia.
Il personale del Reggimento, specializzato nel combattimento terrestre e nella condotta di operazioni anfibie, è in grado di operare in contesti particolari e complessi quali l’ambiente terrestre, marino, lagunare e fluviale.
Prima di addentrarmi nell’approfondimento è utile ripercorrerne la storia che affonda le proprie radici in un remotissimo passato.
CENNI STORICI
I “Lagunari” sono gli eredi diretti delle tradizioni marinare della fanteria di marina della “Serenissima Repubblica di Venezia” voluta dal doge Enrico Dandolo nel 1202 il quale istituì un reggimento di fanteria da sbarco preparato ad affrontare sia i rigori delle lunghe permanenze in mare, sia il combattimento a terra.
L’unità militare fu poi riorganizzata nel XVI secolo e i soldati vennero denominati “fanti da mar”. Essi costituivano, il braccio operativo e funzionale della predominante politica mercantile di Venezia nel Mediterraneo orientale, nonché un temibile baluardo contro le mire espansionistiche dell’Impero Ottomano.
Oltre alle tradizioni, i Lagunari hanno ereditato anche i simboli dei Fanti della “Serenissima”; ovvero il Leone Marciano posto in “maestà” (o in moeca) con il libro chiuso e spada impugnata. Oggi questa figura la ritroviamo nello stemma araldico del Reggimento Lagunari nonché nel “Mao” il caratteristico distintivo color porpora e oro cucito sulle uniformi.
Veniamo a questo punto ai giorni nostri.
Il 15 Gennaio 1951, fu costituita un’unità interforze: il “Settore Forze Lagunari” costituito all’epoca da personale dell’Esercito e della Marina Militare, al cui vertice vi era un Contrammiraglio.
Il 1° settembre 1957, il “Settore Forze Lagunari” perse ogni componente della Marina Militare, mantenendo gli stessi compiti operativi, e assunse la denominazione di “Raggruppamento Lagunare” che comprendeva: Comando, Compagnia Comando, Compagnia Addestramento, Compagnia Trasmissioni, Battaglioni anfibi “Marghera” e “Piave”, battaglione motorizzato.
Il 1° maggio 1958 venne costituito il Reparto Lagunare Appoggio dotato di mezzi corazzati e anfibi.
Il Raggruppamento, ricevuta la Bandiera di guerra il 25 ottobre 1959, cambiò nuovamente struttura il 24 maggio 1964 divenendo Reggimento Lagunari “Serenissima” organizzato come segue: Comando, Compagnia Comando, Compagnia Trasporti Anfibi con sede all’isola di S. Andrea e distaccamento di Ca’ Vio, Battaglioni Anfibi “Marghera”, “Piave” e “Isonzo” con sede rispettivamente a Malcontenta, Mestre, Villa Vicentina, ed infine il XXII Battaglione Carri “Serenissima” con sede a San Vito al Tagliamento.
Il 20 Ottobre 1975, in seguito alla ristrutturazione dell’Esercito, i moderni Lagunari, vennero ordinati in Comando Truppe Anfibie, Compagnia Lagunari Truppe Anfibie, Battaglione Lagunari “Serenissima”, Battaglione Anfibio “Sile”.
Il 25 Giugno 1984, con D.P.R. firmato dall’allora Ministro della Difesa Giovanni Spadolini, venne sancito il riconoscimento della Specialità “Lagunari” a datare dal 9 gennaio 1951.
Nel 1992, in seguito a provvedimenti ordinativi riguardanti l’Esercito, venne sciolto il comando Truppe Anfibie e costituito il Reggimento Lagunari “Serenissima” articolato su: Comando di Reggimento e Compagnia Comando e Servizi, con sede a Venezia Lido, Comando 1° Battaglione Lagunari, tre Compagnie Fucilieri e una Compagnia Mortai Pesanti con sede in Malcontenta di Mira, Compagnia Mezzi Nautici con sede sull’Isola delle Vignole.
Dal dicembre 1997, il Reggimento, dopo aver ricevuto, fra i primi reparti dell’Esercito, personale Volontario in sostituzione di quello di Leva, passò alle dipendenze del Comando delle Forze di Proiezione.
Nell’ambito della ristrutturazione organica, che prevedeva la trasformazione del Reggimento in un’unità di fanteria leggera e la ridislocazione su tre sedi, dal 18 maggio 1999 il Comando Reggimento, la Compagnia Comando e Servizi “Venezia” e la Compagnia Mortai Pesanti “Adria” sono state ridislocate nella nuova sede della caserma “MATTER” di Mestre (VE), il Comando del 1° Battaglione Lagunari, la 1^ Compagnia Anfibia “Marghera”, la 2^ Compagnia Anfibia “Piave” e la 3^ Compagnia “Isonzo”, sono ubicate nella caserma “Bafile” di Malcontenta di Mira mentre la Compagnia Mezzi Nautici “Sile” nella caserma “S. Andrea” dell’Isola delle Vignole (VE). Sempre nel progetto di riconfigurazione il 1 settembre 2000 venne costituita la Compagnia Controcarro presso la caserma “Matter” in Mestre (VE).
Dal 1 dicembre 2000 il Reggimento Lagunari è inquadrato nella Brigata di cavalleria “Pozzuolo del Friuli” unitamente al Reggimento “Genova Cavalleria” (4°), Reggimento Artiglieria terrestre “a Cavallo”, 3° Reggimento Genio Guastatori, Reggimento Logistico “Pozzuolo del Friuli” mentre dal 2005 è parte integrante delle Capacità Nazionale di Proiezione dal Mare.
IL REGGIMENTO LAGUNARI OGGI
Oggi il Reggimento è composto interamente da personale Volontario, ed è parte integrante di quelle unità dell’Esercito ad elevato stato di prontezza, cioè impiegabili in operazioni con breve preavviso.
Il Comando del 1° Battaglione, la 1^, la 2^ e la 3^ Compagnia (Compagnie Anfibie) sono collocate nella Caserma “Bafile” di Malcontenta di Mira; la Compagnia Supporto tattico Anfibio è collocata nella caserma “S. Andrea” sull’isola delle Vignole (VE).
Il Reggimento ormai trasformato in seguito ad un programma di riorganizzazione in unità di fanteria leggera, è attualmente equipaggiato con mezzi ruotati VTLM (Veicolo Tattico Leggero Multiruolo) IVECO “Lince” ai quali sarà affiancato il nuovo veicolo ruotato anfibio VBA, di prossima acquisizione.
Come unità anfibia invece il Reggimento è dotato di AAV-7 (Assault Amphibious Vehicle) un particolare veicolo cingolato da trasporto truppe con piena capacità anfibia e con la possibilità di trasportare fino 21 unità più il comandante di plotone; natanti da sbarco, motoscafi rigidi, battelli pneumatici (Zodiac Marine and Pool) impiegati in operazioni anfibie sia nelle cosiddette blue water (cioè mare aperto) sia nelle brown water (cioè acque interne) e kayak i quali vengono impiegati nell’ambito di operazioni fluviali (o riverine). Tali operazioni si estrinsecano attraverso operazioni di sbarco in condotte da unità a livello compagnia su spiagge ostili o in alternativa raid e altre operazioni condotte da elementi specializzati.
Per soddisfare questi compiti i soldati di ogni grado assegnati al Reggimento devono superare uno specifico corso di qualificazione allo scopo di ottenere le abilità necessarie per fronteggiare le sfide tipiche delle operazioni anfibie.
Il Reggimento, orientato ad un impiego bivalente, è abituato ad operare con quasi tutte le unità dell’Esercito Italiano e con la componente anfibia della Marina.
Il Reggimento ha anche preso parte a esercitazioni combinate in territorio nazionale e all’estero, dove i Lagunari hanno operato in quasi tutti gli ambienti; paludoso, desertico, marino e forestale.
I “Lagunari” grazie all’elevata connotazione Dual Use, hanno messo in campo tutta la loro professionalità nel momento in cui sono stati coinvolti in occasione di calamità naturali quali terremoti, alluvioni (ottobre 2018 la più recente), operazioni in supporto alla Polizia per la lotta alla criminalità organizzata o gruppi terroristici.
Divenuta una unità di professionisti il Reggimento Lagunari “Serenissima” ha partecipato alle operazioni dell’Esercito Italiano sul territorio nazionale e nei molteplici teatri operativi esteri tra i quali Kosovo, Bosnia, Iraq, Afghanistan e Libano.
LAGUNARI E MARÒ
I Lagunari sono un reparto dell’Esercito Italiano; accade spesso però che vengano confusi con i Fucilieri di Marina dell’attuale Reggimento San Marco della Marina Militare (Marò).
La confusione deriva nella maggior parte dei casi, dalla similitudine di impiego delle due unità (sono entrambe anfibie) e dalla comunanza dei simboli (i simboli di Venezia). Tuttavia la storia dei simboli veneziani delle due unità è molto diversa: il “Reggimento San Marco” della Marina Militare riceve il simbolo della città di Venezia dopo la prima guerra mondiale, come atto di gratitudine della città lagunare per la strenua difesa del litorale veneziano dall’attacco austriaco (simbolo del Reggimento San Marco è, infatti, il leone alato andante con libro aperto, simbolo storico della città di Venezia).
I Lagunari invece ricevono dal Capo di Stato Maggiore dell’Esercito il compito ufficiale di custodire e perseverare le tradizioni delle milizie imbarcate della Serenissima divenendone gli eredi; il simbolo è il leone alato posto in maestà (moeca) con libro chiuso e spada impugnata.
CAPACITÀ NAZIONALE DI PROIEZIONE DAL MARE (CNPM)
La Capacità Nazionale di Proiezione dal Mare (CNPM) è stata istituita nel 2005 con emanazione di apposita direttiva dell’allora Capo di SMD, Ammiraglio De Paola e, secondo dottrina, deve consentire allo Strumento Militare nazionale di poter condurre operazioni che prevedano l’inserimento in ambiente ostile, incerto o permissivo di una Forza da Sbarco (Landing Force), quale componente avanzata di una aliquota maggiore di forze, anche dal mare, che debba assolvere una missione predeterminata. Tale “Landing Force” può operare secondo il concetto del “seabasing” (rapido schieramento e impiego di una Task Force interforze dal mare, continuando ad assicurare il supporto, il sostegno e la protezione degli assetti impegnati, in assenza di basi terrestri nell’aerea di intervento) in un contesto multinazionale o di coalizione.
Il cuore di questo tipo di attività militari interforze è costituito da una “Landing Force” (basata sul reggimento “Serenissima” dell’Esercito e Brigata “San Marco” della Marina Militare) in grado di integrare delle capacità esistenti in seno allo Strumento Militare nazionale.
L’impegno della Brigata “Pozzuolo del Friuli” in tale specifico settore è iniziato nel 2006 ed ha visto partecipi tutti i suoi reggimenti: reggimento Lagunari “SERENISSIMA”, Reggimento “Genova Cavalleria” (4°), 3° Reggimento Genio Guastatori e Reggimento Artiglieria a Cavallo “VOLOIRE”, garantendo capacità di supporto alla manovra alla componente Anfibia Interforze.
RUOLO DELLA BRIGATA NELLE AZIONI ANFIBIE
L’Operazione anfibia è caratterizzata dallo stretto legame tra la componente marittima e quella terrestre. È un’operazione complessa che richiede un elevato grado d’integrazione, poiché la componente marittima deve essere in grado di fornire il supporto alla parte terrestre non solo in termini logistici, ma anche su tutte le funzioni operative in ragione di una ridotta capacità delle unità chiamate ad operare sulla terraferma, particolarmente nelle fasi iniziali dello sbarco.
In particolare:
- la Forza anfibia è l’insieme di una forza navale e di una forza da sbarco, integrate con le necessarie forze di supporto che sono addestrate, organizzate ed equipaggiate per un’operazione anfibia;
- la Task Force anfibia è una forza navale militare formata con lo scopo di condurre un’operazione anfibia;
- la Forza da Sbarco è l’organizzazione d’impiego di unità in grado di condurre operazioni terrestri, integrata da unità aeree e/o navali di superficie che sono assegnate al Comandante della Forza da Sbarco per condurre un’operazione anfibia.
- Il Comando Brigata “Pozzuolo del Friuli” e le unità dell’Esercito costituenti il pacchetto capacitivo CNPM, a seguito dell’esperienza maturata in occasione delle numerose attività addestrative condotte (esercitazioni congiunte con la Marina Militare come la “Mare Aperto” oppure di Forza Armata come la “Delta” etc.), supportano il processo delle lezioni apprese finalizzato a migliorare ed adattare la capacità specialistica della Brigata nell’ambito delle Operazioni anfibie.
CORSO DI QUALIFICAZIONE ANFIBIA
Come si entra a far parte del Reggimento Lagunari?
Il personale che, come abbiamo visto è reclutato su base interamente volontaria, dovrà ricevere un addestramento peculiare vista la particolarità dell’ambiente nel quale si troverà ad essere impiegato. Gli aspiranti Lagunari dovranno superare il Corso di Qualificazione Anfibia il cui scopo è quello di abilitare il personale ad operare in attività operative e/o addestrative anfibie.
Gli obiettivi che il corso sono si prefigge riguardano:
- perfezionamento della preparazione psico/fisica e delle capacità operative individuali, con particolare riferimento alla peculiarità dell’ambiente anfibio;
- conoscenze delle caratteristiche fondamentali ed istruzione pratica sulle modalità di impiego dei principali mezzi anfibi/natanti e dei materiali necessari alla condotta di operazioni anfibie/azioni anfibie autonome;
- acquisizione delle capacità necessarie per essere trasportati/proiettati a terra da mezzi anfibi/natanti/RW (Rotary Wing);
- acquisizione degli elementi dottrinali di base delle operazioni in ambiente anfibio;
- abilitazione del personale alla salita e discesa da struttura fissa con tecnica F.R.I.E.S (Fast Rope Inserction and Estraction System) e “Rappeling”;
- formare il personale per quanto attiene gli aspetti S.E.R.E (Survival, Evasion, Resistance, and Escape) di livello “bravo” utili alla successiva qualificazione nello specifico settore.
Il Corso di Qualificazione Anfibia è rivolto a:
- Ufficiali, Sottufficiali, Graduati e Truppa del reggimento Lagunari “Serenissima”;
- Ufficiali, Sottufficiali, Graduati e Truppa dei reggimenti inclusi nel “Capability Basket” della CNPM per la componente E.I.;
- Ufficiali, Sottufficiali, Graduati e Truppa dell’Esercito in base alle esigenze specifiche di F.A.;
- Ufficiali, Sottufficiali e Truppa degli eserciti stranieri (nell’ambito degli scambi bilaterali).
Per poter frequentare il Corso sono indispensabili i seguenti prerequisiti:
Personale del Reggimento Lagunari:
- aver superato prove di efficienza operativa;
- capacità natatoria accertata e/o dichiarata;
- assenza di sindrome da vertigini modulo Fast Rope (durante il modulo F.R.I.E.S.)
- idoneità sanitaria annuale in corso di validità.
Graduati e Truppa aspiranti Lagunari:
- superamento delle prove fisiche di ingresso nella specialità Lagunari;
- frequenza del 1° Modulo Addestrativo della durata di 3/5 settimane
- prove di efficienza operativa in corso di validità
Mentre per il Personale appartenente al Capability Basket E.I. indirizzato alla frequenza del corso di qualifica anfibia sono indispensabili i seguenti prerequisiti:
- Prove di efficienza operativa in corso di validità;
- capacità natatoria accertata e/o dichiarata
- idoneità sanitaria annuale in corso di validità;
- superamento delle prove fisiche quali: salita alla fune (4m), addominali, piegamenti alle parallele, piegamenti sulle braccia e trazioni alla sbarra.
Il corso, della durata di 5 settimane, viene svolto presso le tre sedi del Reggimento Lagunari “Serenissima” ed è caratterizzato da periodi di lezioni teorico/pratiche e di attività addestrative multidisciplinari; è articolato su cinque moduli ed una esercitazione continuativa finale:
- modulo Anfibio;
- modulo “FRIES & Rappeling” da struttura fissa;
- modulo Trasmissioni (TLC);
- modulo Sanità (SAN);
- Modulo “Personnel Recovery” (PR);
- Esercitazione continuativa anfibia (ETR ANF)
Gli allievi che supereranno il Corso conseguiranno la qualifica di “anfibi” e riceveranno le insegne della specialità: il basco verde e gli alamari con il “leone alato” di Venezia. Successivamente il personale verrà smistato sulle diverse compagnie, a seconda dell’incarico assegnato.
La maggior parte del personale entrerà a far parte del 1° Battaglione Lagunari, tuttavia vi sono anche incarichi specialistici quali meccanici (per la presenza del reparto che si occupa della manutenzione dei natanti) e settore sanitario.
Una volta assegnati alle diverse compagnie il personale seguirà tutto l’addestramento riguardante la specialità di fanteria. In questo ambito si eserciteranno in assalti di squadra, assalti di plotone etc.; per quanto riguarda, ad esempio, la Compagnia di supporto alla manovra il personale si addestrerà all’uso dei mortai pesanti (tipo Thompson da 120mm) seguendo corsi propedeutici alle “Scuole tiro”.
Per quanto riguarda il personale destinato alla Compagnia Supporti Tattici Anfibi, il successivo iter specialistico verterà sull’acquisizione delle patenti per motori fuoribordo, per il carro AAV-7 e corso di comandante di unità navale d’altura presso la Marina Militare.
Il passo successivo è rappresentato dall’attività di “Integrazione” che coinvolge il personale a qualsiasi livello in attività operative che il Reggimento Lagunari svolge in maniera congiunta con la Marina Militare.
Vediamo ora nello specifico come sono articolati i singoli moduli:
- Il modulo Anfibio sottoporrà gli allievi a marce veloci in assetto medio e con arma (4 km, 6 km, 8 km e 10 km) e 1 marcia topografica in assetto pesante (20 km) allo scopo di valutarne il grado di preparazione fisica unitamente all’applicazione dei principi di topografia acquisiti durante le lezioni teoriche; sopravvivenza in acqua, per constatare il livello di “acquaticità” raggiunto dell’allievo.
Il modulo si concluderà con un percorso anfibio; la prova sarà di team e si svilupperà su un percorso anfibio di circa 1,5 Km
- Il modulo “FRIES & Rappeling” da struttura fissa, vedrà gli allievi cimentarsi in discesa dalla torre di ardimento da altezze crescenti (3m; 6m; 12m) tramite tecnica Fast Rope (discesa con canapone). Tale attività è propedeutica al successivo impiego con assetti ad ala rotante (fase HOT).
- Il modulo Trasmissioni (TLC), è strutturato in una prima parte teorica e una successiva parte pratica nella quale gli allievi acquisiranno le necessarie competenze sull’impiego degli apparati in uso.
- Il modulo Sanità (SAN), anch’esso strutturato in una prima parte teorica e una successiva fase pratica nella quale gli allievi dovranno acquisire piena padronanza delle tecniche di stabilizzazione apprese in un contesto operativo di impiego.
- Il modulo “Personnel Recovery” (PR), nel quale ad una prima parte di indottrinamento, segue la fase pratica nella quale gli allievi applicheranno le tecniche, tattiche e procedure acquisite in ambito PR/SERE.
ATTIVITÀ ADDESTRATIVA CON IL REGGIMENTO LAGUNARI
Al fine di documentare l’attività addestrativa in svolgimento al Reggimento, ho avuto la possibilità di partecipare a due eventi ben distinti.
Il primo ha riguardato una parte del Corso di qualificazione anfibia nel quale è stato impiegato personale appartenente al Capability Basket E.I, il secondo invece ha riguardato i plotoni di una Compagnia Fucilieri Lagunari.
69° Corso di Qualifica Anfibia
Fulcro dell’attività, la Caserma “Bafile” in località Malcontenta di Mira.
Prima di seguire l’esercitazione programmata ho il tempo per una breve visita della Caserma.
La sede è intitolata ad “Andrea Bafile” Tenente di Vascello della Regia Marina, pluridecorato per atti eroici tra il 1913 e il 1918. Qui è presente il Comando del 1° Battaglione Lagunari, la 1^, la 2^ e la 3^ Compagnia Fucilieri (Compagnie Anfibie); la Compagnia Corsi che si occupa della gestione dei natanti (anche sotto il profilo manutentivo) presenti nella caserma “Bafile” oltre all’addestramento di base ed i corsi di qualificazione anfibia; la torre d’ardimento per lo svolgimento del modulo “FRIES & Rappeling.
E’ il Ten.Col. Falasca, Comandante di Battaglione, ad introdurre dapprima le peculiarità del Reggimento Lagunari e successivamente le attività in programma nella giornata.
Per seguire il modulo inserito nel Corso di Qualificazione Anfibia dobbiamo spostarci dalla Caserma a bordo di battelli pneumatici per effettuare un breve tratto di navigazione nel Naviglio del Brenta fino a raggiungere la zona di esercitazione situata in una località non lontana da Fusina.
Nel tragitto incontriamo una sezione di Esploratori Lagunari impegnati in una prova di marcia zavorrata nell’ambito del corso esploratori.
Giunti a destinazione, ci ricongiungiamo con il gruppo dei frequentatori del corso, appartenenti ai Reparti della CNPM. Il personale inserito nel Corso di Qualificazione Anfibia è effettivo al 3° Reggimento Genio Guastatori di Udine, 17° Reggimento Artiglieria Contraerea “Sforzesca” di Sabaudia e Reggimento artiglieria terrestre a cavallo di Vercelli.
Questi ultimi sono tutti reparti inseriti all’interno del “Capability basket” della Capacità Nazionale di Proiezione dal Mare.
Le attività operative alle quali ho assistito erano incentrate su ribaltamento del battello, esercizio propedeutico e valutativo del corso, e il superamento di un corso d’acqua (attestamento, preparazione materiale, attraversamento e successivo cambio tenuta).
Entrambe le esercitazioni sono state precedute da un accurato briefing; particolarmente dettagliato quello relativo al guado del corso d’acqua focalizzato sulla tecnica, pianificazione e conduzione dell’attività.
Sotto l’attenta supervisione degli istruttori, il personale si prepara a cimentarsi nelle attività operative programmate. Innanzitutto controllo e verifica dell’equipaggiamento e dell’armamento costituito per l’occasione da un simulacro del fucile d’assalto M16, con caratteristiche di peso simili a quello reale, che viene utilizzato in questo tipo di attività poiché non vi sono simulacri del fucile Beretta ARX 160; quindi successivo trasferimento per mezzo di battelli pneumatici sulla sponda opposta del corso d’acqua.
Per 4 di loro, prima di ricongiungersi al gruppo, c’è la prova di ribaltamento del battello che, come detto, rappresenta una prova con valutazione da parte degli istruttori, propedeutica al superamento del corso.
Terminata la prova tutto il gruppo è pronto per lezione teorica sul superamento del corso d’acqua. L’istruttore cattura l’attenzione degli allievi per oltre un’ora approfondendo gli aspetti tecnici e pratici dell’attività con l’ausilio di una lavagna sulla quale mostrare visivamente quanto spiegato.
E’ il momento di cimentarsi nella prova. Gli allievi devono preparare il materiale e inserire la tenuta di ricambio in appositi sacchetti stagni, in pochissimi minuti.
L’attraversamento del fiume avviene a coppie, anche in questo caso, sotto la supervisione degli istruttori, sempre prodighi di consigli sulle modalità di esecuzione. Una volta giunti sulla riva opposta ed effettuata una rapida ricognizione della zona, ecco il segnale per la partenza delle coppie successive le quali incontrano non poche difficoltà dovute alle correnti del corso d’acqua.
Concluso il modulo addestrativo, ci dirigiamo rapidamente verso il Poligono Cellina-Meduna a Vivaro (PN) per seguire la seconda attività della giornata.
Si tratta di un’attività operativa inserita nel contesto dell’esercitazione “Bragadin” nella quale i Lagunari sono stati impiegati per una settimana di intenso addestramento.
Infatti i plotoni fucilieri di una compagnia del Reggimento si sono addestrati a fuoco reale affinché ciascun militare potesse raggiungere l’obiettivo di affinare capacità operative di base e le competenze peculiari della fanteria lagunare spaziando dei sistemi d’arma in dotazione (individuali e di bordo), alle caratteristiche tecnico tattici dei veicoli assegnati all’unità, alla capacità d’impiego degli apparati radio secondo le norme di procedure radiofoniche e della messaggistica NATO, alla gestione dei plotoni in attività a fuoco.
Per l’occasione all’interno del poligono del Cellina – Meduna è stato riprodotto uno scenario, con obiettivi simulati nella maniera più realistica possibile, in un ipotetico ambiente ostile all’interno del quale i Lagunari hanno effettuato tiri di mantenimento e Reazioni Automatiche Immediate (RAI). Si tratta di una serie di azioni di reazione e risposta con il fuoco che ogni membro della squadra deve eseguire in modo automatico e istantaneo nel momento in cui il personale/squadre vengono ingaggiati da fuoco nemico.
L’armamento in dotazione alle squadre in addestramento è costituito da fucile d’assalto BERETTA ARX 160 A1 cal. 5,56 mm con la possibilità di montare il lanciagranate da 40 mm GLX 160 e mitragliatrice Minimi cal. 5,56 mm NATO (di costruzione belga).
L’attività osservata si è dimostrata estremamente dinamica e di grande interesse addestrativo per tutte le squadre impegnate. Il personale ha avuto in tal modo la possibilità di perfezionare sia gli automatismi da mettere in pratica in ambiente operativo reale, sia affinare l’utilizzo dell’armamento.
CONCLUSIONI
In conclusione, iI personale del Reggimento Lagunari rappresenta un’unità specialistica che ha un ruolo di assoluto rilievo all’interno della Forza Armata per capacità e professionalità. Essendo poi l’unico reparto di Fanteria anfibia dell’Esercito e come tale, di importanza strategica all’interno della Capacità Nazionale di Proiezione dal Mare rappresenta un assetto altamente operativo e spendibile in teatri operativi nazionali ed esteri.
RINGRAZIAMENTI
Desidero ringraziare lo Stato Maggiore Esercito per aver autorizzato l’attività; il Ten. Col. Ivan Falasca Comandante del 1° Battaglione Lagunari per la squisita accoglienza; il Magg. E. Massaria responsabile P.I. per l’impeccabile organizzazione della giornata e il supporto durante tutte le fasi di realizzazione del resoconto; tutto il personale in addestramento per la collaborazione e disponibilità.
Per il resoconto fotografico completo: QUI
Testo e immagini: Stefano
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