Assomilitari il 26 maggio sarà Ospite del Castello Oppi sede dell’azienda vitivinicola “Villa Oppi” della famiglia Agazzi.
Evento commemorativo “A cavallo per l’Italia” 1861 2021 160° anniversario Unità d’Italia
III^ Tappa 26 maggio
https://www.assomilitari.it/a-cavallo-da-torino-a-roma/
Nella 3^ giornata di viaggio della staffetta garibaldina di Assomilitari, ci è stata offerta gradita ospitalità presso il Castello Oppi, sede della rinomata Villa Oppi.
Il Dott. Stefano Agazzi Presidente dell’azienda vitivinicola Villa Oppi, ci ha gentilmente offerto di essere in nostro “Anfitrione”, aprendoci le porte del suo pregevole Castello, nonchè invitandoci alla sua tavola per degustare i loro preziosi vini e la cucina del territorio.
La generosità e ospitalità italiana, viene sapientemente confermata dalla famiglia Agazzi.
Testo e foto prese dal sito della Villa Oppi: https://www.villaoppi.it/
“Conosciuta odiernamente anche come Castello degli Oppi, VILLA OPPI ha iniziato la sua attività come antica Posta Romana (un posto dove i viaggiatori potevano fermarsi per ristorarsi, cambiare i cavalli e rifocillarsi) grazie anche alla sua posizione strategica lungo la via Emilia.
Inizialmente, circa 2000 anni fa, l’insediamento era aperto principalmente per ospitare le truppe romane in marcia verso i confini dell’Impero.
Nei secoli a venire, l’attività di “posta” venne estesa anche a tutte le persone di passaggio ed ai viaggiatori del tempo, a seguito di ciò il business si ampliò e in epoca rinascimentale ebbe un momento di grande crescita, testimoniato dalla edificazione dell’ala più antica della villa nel 1524.
Tutti i generi alimentari, dal vino alle pietanze, serviti ai clienti di passaggio erano a “Km 0” incluso il vino che era il prodotto principe.
Il nome VILLA OPPI, deriva dall’Acero Oppio (chiamato anche Acero Campestre) che veniva utilizzato ai tempi come sostegno per le viti, (tecnica etrusca della Vite Maritata) infatti chi transitava di fronte alla proprietà poteva vedere una grande distesa di Aceri Oppio, che fungevano da supporto per la coltivazione delle viti.
L’attività è continuata sino all’inizio del 1800, quando Maria Luigia d’Austria (seconda moglie di Napoleone Bonaparte) Duchessa di Parma e Piacenza, era solita fermarsi a ristorarsi, durante il periodo estivo, nei frequenti spostamenti tra le due città, per questo decise di acquistare la dimora per un uso privato.
Maria Luigia, donna illuminata nell’ ambito agricolo, introdusse la prima riforma agraria; di essa ne beneficiò anche La Tenuta con l’introduzione nella produzione di nuove varietà di viti importate dalla Francia che permisero nel 1820 di produrre il primo taglio Bordolese interamente fatto da uve coltivate in Italia, a Villa Oppi.
I vini Villa Oppi si caratterizzano dunque per l’alto profilo organolettico e le modalità di vendemmia, vinificazione ed elevamento volte a realizzare un prodotto di alta qualità adatto non solo agli intenditori ma, in generale, a tutti gli appassionati di buon vino.
Da questo progetto sono nati i caratteristici Passiti Villa Oppi (Fiordirosa, Bonarosa, Black to Black e Crociato) che, a differenza dei più comuni passiti del Sud Italia, vengono prodotti non tramite appassimento al sole, bensì appendendo a mano i grappoli all’interno delle fresche stanze della villa e lasciandoli lentamente disidratare per circa 4 mesi.
Tutti i vini Villa Oppi si possono riconoscere dall’esclusiva etichetta in metallo riciclato che riprende le forme del castello.
La qualità e la superiorità dei vini Villa Oppi, è stata riconosciuta a livello internazionale anche nelle più importanti competizioni internazionali aggiudicandosi svariate medaglie e riconoscimenti. Qualità ancor più riconosciuta grazie ad importanti collaborazioni come quella con il marchio Tonino Lamborghini e Momo Design”
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