40° ANNIVERSARIO DELLA COSTITUZIONE DEL NOCS
Mercoledì 10 ottobre scorso è stato celebrato il 40°Anniversario della costituzione del Nucleo Operativo Centrale di Sicurezza della Polizia di Stato (NOCS).
Sede dell’evento il Centro Polifunzionale della Polizia di Stato a Spinaceto (Roma).
Numerosissime le autorità politiche e militari presenti alla celebrazione; il Ministro dell’Interno Matteo Salvini, il Direttore Centrale della Polizia di Prevenzione Lamberto Giannini, il Direttore Generale della Pubblica Sicurezza Franco Gabrielli.
Tra gli ospiti anche ex Comandanti e operatori del Reparto, il Generale J.L. Dozier oltre ad una nutritissima presenza di media televisivi e della carta stampata.
L’evento si è aperto con il discorso dell’attuale Comandante del NOCS, Andrea Mainardi il quale ha ripercorso tra passato presente e futuro, con una breve ma significativa carrellata, i 40 anni di storia del Reparto.
Era l’anno 1978; il Paese era sotto l’attacco del terrorismo; l’anno del sequestro Moro; gli “anni di piombo”. L’allora Ministro dell’Interno Francesco Cossiga decise che era giunto il momento anche per l’Italia, seguendo l’orientamento di altri paesi europei, di dotarsi di un reparto speciale pronto all’intervento più estremo.
Capacità e professionalità non comuni da mettere in campo nel momento in cui altre soluzioni avevano dato esito negativo. Quando la posta in gioco è troppo alta per un intervento “convenzionale”. Nacque così il NOCS (e anche il GIS dell’Arma dei Carabinieri). Uomini con un addestramento particolare formati per interventi ardimentosi.
In questi 40 anni il Reparto è stato impegnato su moltissimi fronti; lotta al terrorismo, sequestri di persona (fenomeno molto marcato in quegli anni), infiltrazioni nell’ambito del crimine organizzato fino ad arrivare ad oggi con una nuova modalità d’impiego sempre adeguata al momento storico che stiamo vivendo.
Nel passato del NOCS non può essere dimenticata la liberazione del Generale Dozier, sequestrato dalle Brigate Rosse e liberato nel gennaio del 1982.
Non possono essere dimenticati gli operatori dell’epoca che fecero irruzione in via Pindemonte.
Nel passato del NOCS c’è il doveroso spazio per lo struggente ricordo di Maurizio Genolini e Samuele Donatoni, operatori del Reparto caduti in servizio.
Il presente del NOCS è fatto di addestramenti costanti, di servizi sul territorio che sono stati attuati per fornire risposta immediata ad eventuali attacchi terroristici come quelli di Parigi e Barcellona.
Grande importanza è data alla formazione degli operatori; l’importanza di addestramenti congiunti con reparti omologhi stranieri, con il GIS e oggi, di nuove interazioni con il Comparto Aeronavale della Guardia di Finanza con il quale il NOCS sta operando su scenari nuovi senza dimenticare il COFS dell’Esercito. L’addestramento con i Reparti Speciali serve per crescere e migliorare sfruttando al massimo le risorse del nostro Paese.
Ora uno sguardo sul futuro.
Il futuro del NOCS è visibile negli occhi degli operatori che a breve saranno impegnati in un’esercitazione dimostrativa. Sono nuove risorse, ragazzi provenienti dal corso basico con tanto entusiasmo e voglia di fare.
Con una frase di Rudyard Kipling “La forza del lupo è il branco, e la forza del branco è il lupo” possiamo sintetizzare il concetto alla base del gioco di squadra (Team working).
Quando i nuovi operatori comprendono che l’importante non è il singolo ma il Team, allora in quel momento sono consapevoli di far parte di un Reparto Speciale, Il NOCS.
=== O ===
A seguire l’intervento del Direttore Centrale della Polizia di prevenzione Lamberto Giannini il quale, oltre a ricordare il periodo storico degli “anni di piombo”, ha posto l’attenzione su 3 aspetti molto importanti; sulle attività investigative di prevenzione, sulle capacita del NOCS di finalizzare tali attività in operazioni ad altissimo rischio e che grazie a sacrificio abnegazione e sprezzo del pericolo il NOCS è e sarà sempre un presidio saldo per la sicurezza democratica del nostro Paese.
Ha preso poi la parola il Direttore Generale della Pubblica Sicurezza Franco Gabrielli il quale ha voluto rendere omaggio al NOCS ricordando due date significative.
Il 28 gennaio 1982 allorquando 5 ardimentosi operatori del Reparto, liberando il Generale Dozier realizzarono una delle imprese più significative della storia dei reparti speciali conferendo definitiva consacrazione di questa altissima specialità.
Il 17 ottobre del 1997 altri ardimentosi in un’altra pericolosa operazione videro la perdita di Samuele Donatoni e il ferimento di Armando Silvestro. Il ricordo di questa operazione è importante perché non solo fu un momento di dolore ma si prese consapevolezza che questo genere di operazioni ad altissimo rischio possono avere anche esiti tragici.
Questi due momenti danno la dimensione di cosa voglia dire operare nel NOCS; rischio, pericolo, dedizione e abnegazione.
L’intervento conclusivo è affidato al Ministro dell’Interno Matteo Salvini, il quale ha avuto parole di elogio nei confronti del NOCS per tutto quello che sta facendo e che farà per il Paese, senza tralasciare l’operato di tutte le Forze dell’Ordine che, ha ricordato il Ministro, devono essere tutelate e rispettate.
L’evento si è concluso con un’esercitazione dimostrativa nella quale gli Operatori NOCS, supportati da elicotteri e unità cinofile, hanno neutralizzato e catturato un pericoloso criminale asserragliatosi in un edificio.
Una volta individuata la posizione del malvivente sono decollati due elicotteri AW-139 della Polizia di Stato con a bordo rispettivamente, un Team d’assalto e due unità cinofile.
Con la tecnica del fast rope gli operatori del NOCS hanno effettuato inserzione nei pressi dell’obiettivo.
Un’azione fulminea consente agli operatori del NOCS l’irruzione nell’edificio e liberati i cani, che grazie al fattore sorpresa e al peculiare addestramento hanno neutralizzato con un perfetto lavoro di squadra il pericoloso criminale.
L’atto tattico si è concluso con lo schieramento degli operatori di fronte alle Autorità e un lancio di paracadutisti.
Concludendo desidero ringraziare il Comandante del NOCS Andrea Mainardi per l’opportunità e tutti gli operatori del Nucleo per l’accoglienza e la disponibilità durante l’intera giornata.
Testo e immagini: Stefano
0 commenti